lunedì 11 maggio 2020

Riapertura domenicale per cibo da asporto


Da domenica prossima, menu da asporto (12:00-14:00)
Antipasti:
- Fettunte miste (4)
Primi piatti (sceglierne uno):
- Pappardelle al cinghiale.
- Strozzapreti salsiccia e funghi.
- Crespelle alla fiorentina.
Secondi (sceglierne uno)
- Pollo alla griglia.
- Scaloppine a scelta.
- Lombatina di maiale alla griglia.
- Fritto misto (pollo e coniglio).
Contorni (sceglierne uno):
- Patate al forno.
- Frittura mista.
Euro 22,00

Pollo alla griglia, uno intero con controno (frittura).
Euro 22,00

Tutto su ordinazione e da asporto. Chiamate 24h al telefono, fissatelo la mattina all'orario di apertura alimentari o un messaggio su whatsap: 3404536626.

 
 
 
 




Tutto chiuso, un'incolmabile tristezza per il COVID-19

Provvedimenti governativi che non ci sono e noi siamo... così!

Lettera aperta al Sindaco di Greve in Chianti, Paolo Sottani.

Risorgere, ricominciare?





Intanto qua ci sono paesi di serie A e altri di serie Z. Qui al Passo dei Pecorai le pensiline degli autobus in ventisei anni sono state lavate una volta sola. Non sono mai state riverniciate e sopra i tetti che dovrebbero essere trasparenti, c’è uno strato nero di sporco o muffa e non si sa cosa sia. Non vengono pulite né spazzate nemmeno sotto. Ci sono sassi e pezzi di cemento con due panchine rimediate probabilmente come qualche scarto da altre parti. Mai verniciate manco queste. Ho chiesto in Comune ed il nostro Sindaco mi ha risposto che tanto le sarebbero state sostituite entro tre anni. Un attimo però. Son ventisei anni che dalla loro installazione paghiamo tasse e contributi per nulla che di nulla di stratta proprio. Come dire che per i prossimi tre anni non sarebbe né dovuto, né lecito più pagare niente.Marciapiedi non finiti, mal tenuti con buche ovunque. Fogne inesistenti ed ogni volta che piove qui si rischiano i pesci rossi in casa. Sbalzi di tensione e di linea internet continuamente. Risultato due hdd saltati e molti dati persi, gente che si lamenta della connessione, impossibile lavorare in rete e pure dodici lampade di emergenza bruciate per via di questo stato. Siamo al confine, la nostra storia coinvolge di più il comune e l’aera di San Casciano e li che andiamo spesso per ogni esigenza. Greve non conviene in nessun modo e fa specie vedere quella famosa piazza fatta a baccalà tutta pulita e lucida con la situazione da III mondo di questa frazione. Visto che siete qua e per non scrivere un papiro, date anche un’occhiatina al video che è molto più chiaro di tante parole. Poi c’è il lavoro e la ricettività. Fanno le loro leggi e ma al solito la testa non sa cosa fa la coda. I residence sono pochi e se davvero si vogliono rispettare le regole, in un appartamento da quaranta metri quadri, al massimo ci si possono mettere 3+1 persone ed il +1 è un bambino non pagante. Se invece si fa una scia per un B&B, la camera da letto magari di sedici mq accoglie tre adulti. Il soggiorno diventa una camera e in altri sedici metri, ulteriori tre persone. La cucina diventa un accessorio (i o), il bagno a completare il servizio. Quindi vendiamo un appartamento intero per 80,00 euro mentre tranquillamente a pochi km vendono camere di B&B spesso a prezzi maggiori. Non reggiamo. Né con l’IMU assolutamente esagerata, nemmeno con i servizi e che ovviamente va in barba all’art. 53 della nostra costituzione. E’ un po’ come dire che lo stato ti impone di pagare per quanto decide lui più un’addizionale legata ai ricavi. Doppia tassazione per la stessa cosa. A che serve allora la fatturazione e lo scontrino elettronico? La rimodulazione dell’IMU per le imprese serve a farle rimanere vive sia per gli immobili di possesso che quelli in affitto. Una cosa è massacrare il piccolo, un’altra è colpire il grandi possessi di capitale immobiliare. Lo stesso Sindaco si domanda così a voce alta presso la riunione dello scorso anno alla sala consiliare comunale perché non ci sono affitti in Comune. La risposta è semplice: affittare una casa ad un inquilino moroso significa avere un’occupazione di per lo meno tre anni, spese legali e aggiuntive fino a rimanere sfinito. I case e appartamenti per vacanza non se ne parla, stessa storia sulla TARI che andrò ad affrontare più avanti. Dei mini residence non sono previsti dal legislatore che probabilmente non ha mai affrontato in prima persona queste problematiche. Eppure qui in toscana hanno fatto il nuovo testo unico sul turismo nel 2016 e nessuno, dico nessuno si è preoccupato di cosa stesse succedendo. Rispetto alla precedente (LR 42-2000), il testo nuovo (LR 86 2016), “Al fine di ampliare la gamma dei servizi offerti dagli alberghi viene prevista sia la possibilità di esercitare anche al pubblico le attività di somministrazione di alimenti e bevande” (punto 3), e qui nasce l’ennesimo pasticcio. Per comporre un hotel, ci vogliono sette camere, per comporre un residence, ci vogliono sette appartamenti. I primi possono dare da mangiare con la nuova legislazione con un tasso di occupazione doppio o triplo rispetto ai secondi e vengono date disposizioni in merito alla riduzione della TARI (comune di Greve, 2019), e tutti seguono la seguente tariffazione. 1) Hotel con ristorante. 6,81-6,60 3) Hotel senza ristorante: 5,09-4,94 2) Ristoranti 19,48-14,96 Quindi un affittacamere professionale e un residence pagheranno quanto un hotel senza ristorante ma l’albergo con ristorante aperto al pubblico ha una tariffa decisamente più vantaggiosa rispetto ad un residence con ristorante. Provate a chiedere al Comune l’adeguamento. A me è stato risposto: “Perché hai due licenze”. Intanto se un imprenditore aveva chiesto prima del 2016 l’apertura di due attività che fanno capo alla stessa ditta, ha due licenze per forza. Ciò non toglie e non si preclude il diritto di avere le stesse chances di un eventuale nuova apertura altrimenti è favorire una concorrenza sleale e le pari opportunità per tutti. Per concludere questo caos, affittare a cedolare secca costa meno di un’attività professionale che ha il vantaggio di dare lavoro e sostenibilità a diverse famiglie. Difficile uscirne vivi se non cambieranno davvero tante cose ma proprio dalla base perché a queste condizioni non conviene praticamente a nessuno riaprire se non ai grossi o chi ha sedi all’estero. Considerando infine che su venti regioni italiane ci sono venti leggi sul turismo, l’immane calderone del caos accoglienza turistico-ricettiva è concluso. Con noi muoiono anche tutti correlati e l’indotto. I produttori di vino e di olio che non possono permettersi di esportare, di fare concorrenza alle grosse ditte ma che sono il fiore all’occhiello della realtà italiana nel campo agro-alimentare. Non capisco cosa ci guadagni lo stato italiano a far morire oltre il 20% del pil, senza risolvere i problemi grandi e grossi che qui ho elencato sia come piccola realtà territoriale, sia come problematica regionale. Concludo con una riflessione buddista molto pratica e ovvia nella sua semplicità: “Non arrabbiarti con il pozzo che è secco perché non ti da l’acqua, piuttosto domandati perché continui ad insistere nel voler prendere l’acqua dove hai già capito che non puoi trovarla”. Ecco, mi domando perché tentano ancora di mungerci quando il pozzo o la mucca è da un po’ che ha smesso di dare latte. Si arrabbiano perché i grossi se ne vanno nei paradisi fiscali ma non è da ora che questo avviene. E’ da adesso che comincia a pesare ma il problema non sono gli stati come i Paesi Bassi, e le Bahamas o il Liechtenstein, il punto è che qui non conviene più stare. Non conviene semplicemente più lavorare per mantenere uno stato incapace di liberarsi dal peso di troppa gente mantenuta a non fare niente e spesso quel poco che fa, lo fa pure male. Cordialmente saluto, Luca Casprini.

Risorgiamo. La bellezza delle nostre terre in un video emozionante-




Solo da vedere

lunedì 15 maggio 2017

Un tour insieme a Ivano, l'"uomo delle rondini" del Chianti

Rilancio di un bellissimo articolo di Luisa Carretti che intervista Ivano Inghilesi.

Articolo disponibile anche in: Inglese

Un tour speciale alla scoperta dei nidi di rondine con una guida d’eccezione: il presidente di Legambiente Chianti fiorentino Ivano Inghilesi.

I turisti che vengono ad ammirare la bella Greve in Chianti da marzo a settembre/ottobre verso sera hanno la fortuna di assistere ad un spettacolo straordinario.

Decine di rondini garriscono e volano festose sotto uno dei lunghi porticati della piazza principale. E’ qui infatti che alcune di loro hanno scelto di costruire i nidi per il periodo della riproduzione, che va indicativamente da marzo ad ottobre

Così, basta passeggiare a naso in sù per scoprire quali sono i luoghi in cui si nascondono i nidi di questi uccelli migratori: dalla piazza di Greve, al borgo, dove gli inquilini di un condominio ospitano un nido, sino al cimitero del paese.

Come si spiega la presenza di nidi di rondine in paese?

“Greve ospita tanti nidi di rondine, che a causa dello sviluppo di un’agricoltura sempre più intensiva, dell’uso massiccio dei pesticidi e degli antiparassitari e della ristrutturazione degli edifici rurali, come stalle e porcilaie, si stanno spostando sempre più verso aree urbane. Purtroppo secondo uno studio del BirdLife International c’è stata una flessione della popolazione di rondini del 40%. Un trend preoccupante, che ha fatto inserire la Rondine Rossiccia, nidificante in Italia, nella lista degli animali in via d’estinzione”.

Come bisogna comportarsi?

“Le rondini si tramandano i nidi, i discendenti infatti di solito occupano quello dei genitori o ne costruiscono uno accanto. E’ fondamentale dunque rispettare i nidi, non spostarli e ancora più importante non distruggerli”.

Cosa dice la legge?

“Esistono direttive europee che inseriscono le rondini fra le specie protette. E leggi italiane in cui si riservano sanzioni pecuniarie a chi distrugge nidi e uova di specie animali protette o reclusione a chi causa la morte di un animale senza necessità. A questo si aggiunge l’ordinanza n.25 Salvarondini promulgata dal Comune di Greve in Chianti nel 2010. Al di là delle norme, è giusto ricordare che le rondini sono una risorsa preziosa per l’ambiente e un grande aiuto per noi”.

Vale a dire?

“Sono degli insetticidi naturali. Contribuiscono alla riduzione di insetti molesti come zanzare, mosche e affini. Studi scientifici dimostrano che le coppie di rondini riescono a catturare fino a 20,000 insetti al giorno durante la stagione riproduttiva. Imparare a conviverci è fondamentale”.

Qualche suggerimento?

“Sono animali straordinari che non arrecano nessun danno. Chi si lamenta per gli escrementi potrebbe posizionare dei cartoni sotto ai nidi oppure, sei i nidi sono sotto le grondaie, coprire le persiane con dei ritagli di plastica da cambiare periodicamente. Qui a Greve ci sono casi di grande rispetto per questi animali e di ottima convivenza”.

Il nostro tour si conclude al Passo dei Pecorai, al ristorante “da Omero”. Il suo proprietario, Luca, ci accoglie e ci mostra i cinquantadue nidi di rondine che ospita da tempo e di cui parla anche nel sito della sua struttura turistica.

“Le rondini ci proteggono dalle zanzare, sino a quando non ripartono, verso fine agosto”, racconta e riporta anche alcuni aneddoti divertenti: “I momenti più belli sono la mattina quando le rondini si svegliano e tutte insieme garriscono e la sera al loro rientro. Ognuna di loro vola da un nido all’altro come per salutare tutti prima di andare a dormire. Io lo chiamo… il Saluto della Buonanotte”.

Luisa Carretti